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Differenza tra osteopata e fisioterapista

  • osteopatasimonalor
  • 3 giu 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Spesso non è ancora chiaro quale sia il ruolo della figura dell’osteopata nella salute di un paziente. Il professionista con cui l’osteopata viene più spesso confuso è il fisioterapista. Per definizione del D.M. 741/94 il fisioterapista è l’operatore sanitario che svolge gli interventi di cura, prevenzione e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e viscerali conseguenti a eventi patologici a eziologia congenita o acquisita; elabora il programma di riabilitazione e pratica attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali (definizione completa al sito del Ministero della Salute). Il Ministero della Salute non ha ancora formalizzato la definizione delle competenze dell’osteopata, ma sapendo cosa fa (post: Cos’è l’osteopatia e quando può essere utile) risultano chiare le differenze tra le due professioni. Principalmente possiamo distinguere i seguenti aspetti: 1. Il fisioterapista interviene nella maggior parte dei casi localmente sul sintomo doloroso tramite tecniche di massaggio, manipolazione e\o terapie fisiche come la Tecarterapia, il laser la TENS.. L’osteopata invece tratta globalmente, non focalizzandosi esclusivamente sul sintomo ma sull’insieme corpo. L’osteopata tratta tramite le proprie mani senza alcun tipo di macchinario o farmaco.

2. Il fisioterapista è essenziale nella riabilitazione post-chirurgica, nella rieducazione al gesto dopo un trauma e nell’ottimizzazione dei tempi di recupero dopo un trauma. L’osteopata invece ha un ruolo fondamentale nel trattamento di un sintomo e nella prevenzione perché favorendo il ripristino del normale equilibrio tra le componenti del corpo decrementa il rischio di infortunio.

3. Il fisioterapista si occupa principalmente della riabilitazione dei sistemi: respiratorio, neurologico, cardio-circolatorio e muscolo-scheletrico; l’osteopata tratta il sistema muscolo-scheletrico, mio-fasciale, viscerale, cranio-sacrale e circolatorio in un’ottica di unità del corpo. Alcune evidenze suggeriscono che il trattamento osteopatico abbia un ruolo nella modulazione del sistema nervoso autonomo ma si tratta di studi che dovrebbero essere ampliati per ottenere conferme significamene attendibili.

4. Il fisioterapista consegue una laurea sanitaria dopo un percorso universitario di 3 anni; l’osteopata un diploma dopo un percorso teorico\pratico di 5 anni. Il titolo di osteopata si può ottenere anche seguendo un percorso di 6 anni in formula part-time dopo aver conseguito una laurea in medicina o professioni sanitarie.

Quindi, in generale è meglio l’osteopata o il fisioterapista? Alla luce di quanto detto fino ad ora la domanda non ha senso. Una figura non è più valida dell’altra, è necessario sapere di cosa si occupano esattamente per sapere in quali casi sia meglio rivolgersi a uno piuttosto che all'altro. Capita spesso che le due figure lavorino insieme per ottenere il miglior stato di salute possibile per diverse tipologie di pazienti.




 
 
 

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