Principi dell'osteopatia
- osteopatasimonalor
- 31 mag 2020
- Tempo di lettura: 1 min
La filosofia osteopatica ha una visione olistica dell’essere umano, considera l’individuo come unità di mente, corpo e spirito. Still riteneva che salute non significa semplicemente “assenza di malattia” ma per salute si deve intendere uno stato di completo benessere sia fisico che psicologico perché corpo e mente sono intimamente connessi e reciprocamente influenzabili. L’osteopatia si fonda su 3 principi cardine:
1. Unità del corpo. L’individuo è considerato nella sua globalità come sistema composto da muscoli, ossa, visceri e fasce. Queste componenti sono interconnesse tra loro da relazioni anatomiche, vascolari e neurologiche. Il corretto funzionamento di ogni parte e della psiche assicura il corretto funzionamento dell’intera struttura e quindi la salute.
2. Relazione tra struttura e funzione. L’equilibrio tra la struttura (anatomia) e la funzione (fisiologia) è fondamentale per il benessere e la salute. Quando tale equilibrio viene turbato (per esempio da un trauma) si instaura una disfunzione somatica alla quale l’organismo risponde creando compensi e adattamenti che alterano il benessere e il normale funzionamento dell’individuo.
3. Autoregolazione. Il corpo possiede meccanismi di autoregolazione e tende naturalmente all’autoguarigione. L’osteopata non “guarisce” il paziente ma rimuove le disfunzioni che ostacolano il normale processo di ricerca dell’equilibrio e della salute del corpo. L’osteopata stimola e sostiene l’innata tendenza di auto guarigione dell’organismo.
Still sostiene che: “L'obiettivo dell'osteopata deve esser quello di trovare la salute Tutti sono capaci di trovare la malattia”.

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